La notizia è caduta ieri come una mannaia: Franco Maria Ricci non è più.
Una notizia tristissima: l’ultimo dei grandi esteti, editore, designer. Il grafico più sublime, il collezionista più esigente e raffinato ci ha lasciato.
A livello personale è una perdita immensa. Da sempre è stato il mio maitre à penser.
A Bruxelles comprai la sua intera collana della Biblioteca di Babele che tuttora riempie uno scaffale della mia biblioteca. La sua ineguagliabile rivista mi ispirò nel progettare Living che gli mostrai anni fa nel suo regno di Fontanellato in occasione di una mostra del celebre fotografo Massimo Listri.
La sfogliò con interesse e mi disse: “è niente male, una bella rivista, grande qualità, cosa rara soprattutto coi tempi che corrono…” Per me fu una ricompensa oltremodo gratificante che serbo nel cuore.
Ricordo ancora la sua allure da gran signore, la sua giacca di foggia austriaca ma con quel italico touch of class in più.
E poi il suo labirinto, il più grande del mondo…così grandioso, misterioso, intrigante, colmo di significati.
Da sempre amante dei dedali verdi ne fui assolutamente soggiogata.
“Labirinti”, la sua pubblicazione riguardante questa antichissima forma di architettura, troneggia in casa mia, e noi della Varese Design Week decidemmo di comune accordo di farne il tema per la nostra Edizione 2020 invitandolo a presenziare.
Ci fu risposto in maniera elegante e garbata che il Gran Signore di Fontanellato non amava più gli spostamenti. Tuttavia il nipote, squisito Dottor Pepino, con cui intrattengo un piacevole scambio epistolare via mail, aveva accettato di mandarci un suo filmato che ci auguriamo ricevere per rendere omaggio all’ultimo dei grandi esteti e cultori dell’arte in ogni sua forma.
Nella mia casa in montagna vi è una stanza dedicata alla sua rivista FMR, – titolo perfetto che oltre a rappresentare le sue iniziale si pronuncia éphémère, effimero in francese, lui che tanto amò Parigi da cui venne calorosamente ricambiato. Meraviglia di grafica e di contenuti, assolutamente ineguagliabile rimane per me sommo nutrimento e fonte d’ispirazione per il mio lavoro editoriale.
Ciò che mi consola è che lassù, nel mio montano giardino, il suo spirito continuerà ad aleggiare fra le foglie della pianta di bambù che acquistai da lui, a Fontanellato, e che prospera rigogliosa.
Adieu al Gran Signore dei Labirinti
Nicoletta Romano
Dir. Resp.
Living is life
Presidente Varese Design Week